Con 10,61 milioni di veicoli, l’Alleanza supera tutti
Parigi – Calcolando solo auto e veicoli commerciali, il primo produttore è stata l’Alleanza Renault Nissan Mitsubishi. Per Carlos Ghosn, numero uno del colosso franco nipponica, il secondo conteggio è quello che vale. In questo caso, il sorpasso è avvenuto grazie all’operazione su Mitsubishi, della quale Nissan è tuttavia “solo” azionista di riferimento con il 34%. “L’Alleanza è il più grande costruttore di auto del mondo con più di 10,6 milioni di auto e veicoli commerciali leggeri”, aveva puntualizzato recentemente il quasi 64enne manager brasiliano dal 2005 a capo dell’Alleanza. La precisazione è diventata rilevante quest’anno, visto che in passato né Toyota né Volkswagen erano sembrate preoccuparsi troppo del primato planetario, malgrado il colosso tedesco avesse superato quello giapponese la prima volta per poche decine di migliaia di unità. Nel 2016, tra Volkswagen e Toyota c’era uno “scarto” minimo: 10,312 contro 10,231 milioni. Il primato mondiale era uno degli ambiziosi obiettivi di Ferdinand Piech, l’ormai esautorato “patriarca” del gruppo tedesco. Nel conteggio che piace a Ghosn sono compresi i veicoli commerciali leggeri, ma non i veicoli pesanti: l’Alleanza non ne produce. Con i 5,82 milioni di veicoli di Nissan (con Datsun e Infiniti), i 3,76 della Losanga (con Dacia, Alpine e Avtovaz) e gli 1,03 dei Tre Diamanti, l’Alleanza è davanti a tutti. Senza trucks, Volkswagen Group si ferma a 10,53 milioni e Toyota a 10,2. Il “contenzioso” è in gran parte statistico e giornalistico. Perché a manager ed azionisti interessa soprattutto un altro dato: quello sulla redditività.